La Sicilia, isola dal potenziale immenso, si sta affermando sempre più anche nel settore vinicolo.
Infatti, grazie alla sua incredibile biodiversità, frutto di oltre 3.000 anni di viticoltura, e alle sue varietà autoctone, la Sicilia sta raggiungendo dei risultati altissimi.
La crescita enologica dell’isola si deve a diversi fattori, uno dei quali è sicuramente il traino dato da alcuni vini, come ad esempio il Passito di Pantelleria e il Marsala, che, grazie alla loro celebrità, hanno reso note anche le uve da cui vengono prodotti, Zibibbo e Grillo.
E proprio di Grillo vorrei parlarvi oggi, in questo primo articolo dedicato alla mia cantina personale, nominata a furor di popolo Cantimetta.
Il Grillo è un vitigno autoctono a bacca bianca, noto per essere utilizzato come base del famoso Marsala, che però riesce ad esprimersi ad alti livelli anche nella vinificazione in bianco: tramite questa lavorazione, il Grillo riesce a regalare un vino tutto da scoprire.
A questo proposito, ho avuto modo di degustare Allucià, prodotto dalle Tenute Navarra. Si tratta di un Grillo in purezza, colto da vigne giovani site nel comune di Contrada San Giacomo (Butera), dove si trovano i loro 18 ettari di vigneto.
Questo vino non effettua fermentazione malolattica, ma trascorre 5 mesi sui lieviti e 1 mese in bottiglia, prima di essere messo in commercio.
Vi consiglio di berlo alla temperatura ideale, tra i 10 e i 12 gradi, così da poter godere a pieno delle sue caratteristiche, freschezza, acidità e note mediterranee, oltre alla sua notevole sapidità e ai sentori di frutta a polpa bianca e frutti esotici che si emergono sul finale.
Allucià è un vino che secondo me riporta all’estate, ricordando ad ogni sorso la stagione più calda e spensierata dell’anno, infatti già dal suo nome possiamo cogliere il rimango alla brillante luce del sole.
Presto vi racconterò di più sul progetto delle Tenute Navarra, una realtà che vi consiglio di seguire, perché farà parlare di sé nel settore.